Brutte notizie per la green economy, almeno per quanto riguarda l'altro lato dell'Atlantico. Approvato oggi dal giudice Mary Walrath del tribunale fallimentare del Delaware il piano di riparto dei debiti per Solyndra, azienza americana produttrice di pannelli solari.
Brutto colpo anche per il Presidente Obama che ha sempre indicato Solyndra come modello di azienda americana di economia un verde e sostenibile. Verde sicuramente, sostenibile evidentemente non tanto, almeno dal punto di vista dei bilanci aziendali. Infatti il 1° Settembre 2012 Solyndra e' costretta a chiedere il Chapter 11, cioe' la protezione dai creditori in seguito a bancarotta nonostante un generoso prestito federale da 528 milioni di dollari.
La sede di Solyndra, con lo striscione "in vendita" |
Mentre a Washington e' polemica tra democratici e repubblicani per il prestito facile, sul campo di battaglia rimangono 1.100 dipendenti rimasti senza lavoro. La morale di questa storia, se ne vogliamo trarre una, e' che mentre sulla carta la green economy ha grandi prospettive di sviluppo nella realtà dei fatti le difficoltà oggettive sono ancora tante e tanto e' ancora il lavoro da fare.
Interessante sara' vedere come andra' il mercato in Italia nel prossimo anno, senza i generosi incentivi concessi fino ad oggi, necessari per finanziare una tecnologia start-up come il solare fotovoltaico ma salatissimi sulla bolletta elettrica degli Italiani.
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