mercoledì 21 novembre 2012

Decreto terzo mondo

In base alle disposizioni introdotte dall'art. 13-ter del DL 22/06/2012 n. 83 (c.d. decreto crescita) in caso di lavori dati in appalto è stata introdotta la responsabilità solidale del committente e dell'appaltatore entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto per mancati versamenti di retribuzioni, TFR, contributi e premi dovuti per il periodo dell'appalto; il committente risponde altresi' in solido con il subappaltatore per il mancato versamento di IVA e delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente nei limiti del corrispettivo dovuto al subappaltatore e senza limiti temporali (prescrizione ordinaria). 



Per chi non lo avesse capito il senso della norma e' il seguente: siccome IO STATO non sono capace di fare i controlli e non ho neppure voglia di risolvere i MIEI problemi organizzativi, scarico la MIA responsabilità su qualcun altro

Ma come siete bravi, complimenti, bisogna proprio essere dei professori per fare queste pensate geniali ! Certo che avete proprio il senso del diritto e della civiltà ! Pero' vi riconosco il senso dell'umorismo: chiamarlo "decreto crescita" fa davvero ridere ! Io che sono piu' pragmatico lo avrei chiamato decreto "terzo mondo".

Povero me, mi tocchera' andare a vivere in Congo per poter finalmente vivere in uno stato di diritto; sono sicuro che li se ho pagato qualcuno per fare un lavoro e quello scappa senza pagare le tasse il fisco va a cercare lui e non me...


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