Il Partito Pirata Italiano prende una posizione importante su due temi molto sentiti dai cittadini: diritto alla privacy e riconoscimento dello stato di diritto. Due concetti intorno ai quali in Agenzia delle Entrate hanno una concezione molto personale. Questo il testo pubblicato:
Il Partito Pirata e' consapevole che l'evasione fiscale e' un crimine che danneggia tutti ed e' favorevole all'uso della tecnologia al fine di identificare potenziali situazioni da sottoporre a verifica ma dice no alla costituzione di un grande fratello fiscale mediante raccolta massiva e generalizzata di informazioni riguardanti le piccole spese dei cittadini.
Attualmente il fisco ha accesso alle informazioni riguardanti i beni immobili, i beni mobili registrati ed i conti correnti dei cittadini. Il fisco ha quindi informazioni piu' che sufficienti per individuare situazioni fortemente incoerenti da sottoporre a verifica. Il Partito Pirata non ritiene necessario scendere ad un livello di dettaglio maggiore anche in considerazione del fatto che la semplice presenza di dati raccolti implica sempre il pericolo di abuso.
Il Partito Pirata si batte per un fisco efficiente e corretto. Onere della prova a carico dei cittadini chiamati a difendersi e cartelle esattoriali emesse in base a presunzioni di reddito sono concetti che non possono trovare spazio in uno stato di diritto.
Questo documento è stato approvato democraticamente
dall'Assemblea Permanente del Partito Pirata Italiano.
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