venerdì 18 gennaio 2013

Democrazia in Russia

Siamo alle solite. Si e' appena conclusa, tristemente, la vicenda Pussy Riot, e già si apre un nuovo capitolo.  Da quattro anni il Partito Pirata Russo sta cercando di farsi riconoscere dai funzionari governativi. Il Ministro della giustizia russo ha rifiutato per l'ennesima volta la registrazione del partito poiché il nome 'pirata' non e' appropriato per un partito politico a causa della legge sulla pirateria marittima. Pare dico pare, che l'aggressivo rifiuto delle autorità russe sia arrivato fino a Bruxelles, visto che sono stati indirettamente tacciati di essere dei criminali anche i due rappresentanti del partito che siedono al Parlamento Europeo.

Anche il Partito Pirata Italiano ha rilasciato una nota di protesta che riporto nella sua interezza:

Il 29 dicembre 2012 il Ministro della Giustizia della Federazione Russa ha rifiutato di registrare il Partito Pirata Russo. È vergognoso che la ragione del diniego sia stato il nome del partito. Noi, membri del Partito Pirata italiano vogliamo esprimere la nostra protesta.
Informiamo il Ministro della Giustizia che la pirateria non è definibile solo come il sequestro illegale di imbarcazioni e aerei e non è un sinonimo di contrabbando, ma anche un'ideologia e un movimento politico il cui scopo è riformare le leggi della cosiddetta "proprietà intellettuale", brevetti e diritto d'autore. Noi lottiamo per il libero scambio non commerciale dell'informazione e per rendere inammissibile la sua procedibilità, così come per il diritto alla privacy. Quindi il nome Partito Pirata Russo risponde pienamente ai suoi scopi e obbiettivi, così come definito nel suo statuto e nelle sue dichiarazioni di metodo.
Il Partito Pirata Russo è un membro fondatore dell'Internazionale dei Partiti Pirata (PPI), che è un'organizzazione non governativa (ONG) fondata nel 2009. Il PPI supporta e coordina 28 Partiti Pirata ufficialmente registrati nel mondo, provvede alle loro comunicazioni interne, e gestisce i forum internazionali e le mailing list.
Il nostro partito richiede con forza che il Ministero della Giustizia della Federazione Russa registri immediatamente il Partito Pirata Russo e punisca i responsabili del rifiuto della registrazione.Il rifiuto di registrare il Partito Pirata Russo a causa del suo nome viola gli accordi internazionali firmati dalla Russia, viola il diritto dei cittadini russi di formare associazioni, e dimostra l'ignoranza dei funzionari del Ministero della Giustizia.
Il Partito Pirata italiano invita il governo della Federazione Russa a prendere in considerazione che negare al Partito Pirata Russo l'accesso legale alla politica avrà un impatto negativo sull'immagine della Russia e dimostrerà un basso livello di democrazia libertà di parola e di espressione.
Questo documento è stato approvato democraticamente dall'Assemblea Permanente del Partito Pirata.





1 commento:

  1. E' vero, non è democratico ma la Russia di tante cose può aver bisogno, ma dei Pirati per il momento no. E per quanto i russi siano + computerizzati degli italiani, come partito non ha le (s)palle larghe abbastanza da sopportare tutte le pressioni dall'esterno che cercano di indebolire il paese. Una Russia forte torna scomoda a troppi, non a caso negli ultimi 10 anni è stato provato di tutto per destabilizzarla. Quando senti delle critiche sulla Russia, prova a chiederti perché le stesse critiche non vengono mosse a paesi che sono messi peggio, come la Cina per esempio... Tutti critici della Russia, come spesso sono quegli pseudo-articoli di Repubblica che qualche fighetto cita a papera x dare l'impressione di essere un intellettuale o di capire come stanno le cose: quasi tutti i punti di vista della stampa sono critici nei confronti della Russia, eppure sembrano sempre raccontare solo una parte della storia e si guardano bene dal criticare paesi dove censurano internet e hanno ancora la pena di morte. Ormai ci sono abituata e so che morirò prima di avere letto notizie obiettive su questo paese. Il Guardian è un cesso da questo pdv. Se ti capita di leggere The Independent, l'unica che scrive articoli un attimo + obiettivi è Mary Dejevskij. O se non altro presenta anche pdv che spesso vengono tralasciati.

    A me sembra + grave quello che stanno facendo contro il M5* qui, in un paese che dovrebbe essere democratico da 70 anni...e che non ha la scusa di una dittatura durata decenni...

    E riguardo alle Pussy Riot: ma tu credi che se una cosa così l'avessero fatta in S. Pietro o Notre Dame, non le avrebbero arrestate??!?? Magari non avrebbero ricevuto lo stesso trattamento, ma la reazione ci sarebbe stata ugualmente. Bastava che queste 6 mezze seghe (che non sanno nemmeno cantare) avessero fatto il loro spettacolino del cazzo fuori dalla chiesa e le avrebbero portate via, poi rilasciate. Tre di Femen hanno protestato fuori sul sagrato, addirittura in topless: sono state portate via dalla polizia (giustamente) e poi rilasciate. Se un decimo delle parole sprecate per queste sceme fossero state usate per parlare di problemi reali di questo paese, oppure per parlare della sua storia e dei suoi geni, ci sta che la gente al posto di scrivere minchiate su fb magari sarebbe stata tentata di leggersi un libro di Gogol o ascoltarsi Shostakovich. E se per una volta i media avessero anche i c...osiddetti per parlare di tutte le vittime della storia, allora il 27.1 si parlerebbe anche dei milioni di morti durante l'assedio di S. Pietroburgo durato ben 3 anni, in cui la gente s'infilava nei cimiteri la notte per mangiare cadaveri da seppellire visto che non avevano cibo e , + in generale, parlerebbero degli oltre 27 milioni di morti che la Russia ha avuto nella Seconda Guerra Mondiale. Ma no, non sono tutti uguali i morti: alcuni lo sono più degli altri e quindi ecco che nel giorno della memoria sembra esista solo un unico fottuto ceppo etnico...

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